Ecologia Oggi, lavoratori senza stipendi da due mesi. Sindacati sul piede di guerra

Giorno 14 gennaio si è svolta una riunione con i vertici di Confindustria Cosenza e il presidente di Ecologia Oggi spa per illustrare le difficoltà economiche e finanziarie relative al cantiere di Cosenza in seguito alla dichiarazione di dissesto dell'Ente e ai ritardati nei pagamenti da parte del Comune nei confronti di fornitori e aziende.
La situazione era già affrontata nel corso di una riunione svoltasi il 13 dicembre 2019 in cui il Presidente Guarascio ha evidenziato che i ritardi dei pagamenti da parte del Comune sono fermi ancora alla fattura di luglio-agosto 2019 oltre a somme di interventi straordinari.
Nel corso della riunione le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil presenti hanno preso atto di quanto dichiarato dalla proprietà ed hanno apprezzato gli sforzi messi in campo dall'azienda per far fronte al pagamento dei salari.

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"L'esito dell'incontro è stato affrontato e discusso in sede di assemblea con tutti i lavoratori che hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di intraprendere ogni iniziativa atta a tutelare gli interessi dei lavoratori al fine di garantire il regolare pagamento delle spettanze.
A oggi i lavoratori avanzano la mensilità di dicembre e stanno maturando la mensilità di gennaio.
Siamo di fronte ad una situazione paradossale: da una parte si chiede ai lavoratori di continuare a svolgere un servizio essenziale per la città di Cosenza e dall'altra non si dà loro alcuna certezza sui pagamenti degli stipendi.
Una situazione economica d'incertezza che si ripercuote negativamente su tutte le famiglie dei lavoratori di Ecologia Oggi. In alcuni casi si registrano anche gravi difficoltà finanziare e i lavoratori non riescono a onorare mutui e scadenze varie.
È stata avanzata una richiesta d'incontro urgente alla prefettura di Cosenza, in modo tale che in nuovo Prefetto, che dovrebbe insediarsi giorno 20, da subito possa mettere in campo ogni iniziativa coinvolgendo tutti i soggetti interessati.
I lavoratori sono pronti a mettere in campo diverse forme di proteste affinché il loro diritto alla regolare retribuzione sia garantito.
Una mobilitazione corroborata anche dal fatto che il Comune ha deliberato liquidazioni di servizi non essenziali dimenticandosi di onorare i pagamenti alle ditte che garantiscono servizi essenziali come la raccolta dei rifiuti".