Magorno (IV) presenta interrogazione parlamentare su permessi premio all'assassino di Fabiana Luzzi

Il Senatore IV, Ernesto Magorno, ha presentato una interrogazione a risposta orale al Ministro della Giustizia in relazione al caso dei permessi premio concessi all'assassino di Fabiana Luzzi, giovane bruciata viva dal suo fidanzato il 24 maggio 2013.
Nell'interrogazione si evidenzia come "il legislatore negli ultimi anni ha cercato di affrontare la drammatica questione dei femminicidi introducendo norme più severe e puntando su una cultura in grado di sradicare pericolosi stereotipi anche se, purtroppo, il caso in oggetto segnala un evidente cortocircuito nel messaggio che si vuol mandare nel contrastare il terribile fenomeno dei femminicidi. Si chiede pertanto di sapere se il Ministro risulti essere a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda adottare nell'ambito delle proprie competenze per comprendere le ragioni di siffatta decisione e appurare se vi siano stati elementi di superficialità nell'adottare simili provvedimenti oggettivamente lesivi del rispetto della memoria di Fabiana Luzzi, della sua famiglia e anche di tutte le vittime di femminicidio".

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Il testo integrale dell'interrogazione.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
PER SAPERE
PREMESSO CHE:
Ha destato molta indignazione la notizia dei permessi premio concessi dall'amministrazione giudiziaria nei confronti dell'autore dell'efferato omicidio avvenuto a Corigliano in provincia di Cosenza il 24 maggio del 2013 nel quale la appena sedicenne Fabiana Luzzi fu bruciata viva dal suo fidanzato;
L'autore dell'omicidio nel marzo 2016 con sentenza definitiva fu condannato a 18 anni e sette mesi di reclusione;
Il padre della ragazza appreso che nel corso di quest'anno già per tre volte il condannato ha ottenuto licenze premio si è rivolto con lettera al Ministro della Giustizia ed al Presidente della Repubblica, sconvolti per tale decisione;
È comprensibile il dramma della famiglia Luzzi che ha visto brutalmente assassinata la propria figlia e con l'assassino responsabile di averle procurato una morte atroce beneficiare di permessi premio;
Il legislatore negli ultimi anni ha cercato di affrontare la drammatica questione dei femminicidi introducendo norme più severe e puntando su una cultura in grado di sradicare pericolosi stereotipi;
Purtroppo il caso in oggetto segnala un evidente cortocircuito nel messaggio che si vuol mandare nel contrastare il terribile fenomeno dei femminicidi;
Si chiede pertanto di sapere se il Ministro risulti essere a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda adottare nell'ambito delle proprie competenze per comprendere le ragioni di siffatta decisione e appurare se vi siano stati elementi di superficialità nell'adottare simili provvedimenti oggettivamente lesivi del rispetto della memoria di Fabiana Luzzi, della sua famiglia e anche di tutte le vittime di femminicidio.