Ecco il Piano per il Sud 2020-2030, il ministro Provenzano: “Faremo di Gioia Tauro una sfida nazionale. Vera emergenza è esodo nuove generazioni”

provenziano gioia tauro"Fare di Gioia Tauro una grande sfida nazionale, lo faremo con il rafforzamento della zona economica speciale". Lo ha detto il ministro Giuseppe Provenzano, che si trova nella città calabrese con il premier Giuseppe Conte e la sua collega all'Istruzione, Lucia Azzolina, per presentare il piano per il Sud.

"Il Piano Sud è un piano per l'Italia. Vogliamo mettere il Mezzogiorno in cima ai nostri pensieri di governo. L'esodo delle nuove generazioni è la vera emergenza del Paese e con questo percorso vogliamo garantire il diritto a restare, a costruirsi il futuro dove si è nati. I giovani se ne vanno non solo per la mancanza di lavoro, ma anche per mancanza di una prospettiva di futuro da qui a 10 anni o 20 anni. Per questo abbiamo chiamato il nostro piano Sud 2030.

"In 10 anni c'è stato un progressivo disinvestimento al Sud che rischi di tornare in recess" ha affermato il ministro mostrando la slide che mostra i 21 miliardi investiti nel 2008 e i 10,3, invece, del 2018. Il piano per il Mezzogiorno ideato dal governo giallorosso prevede "una immediata mobilitazione di risorse finanziarie, amministrative e umane, senza gravare di maggiori oneri la finanza pubblica" per i primi tre anni. Parte integrante del Piano sarà "la nuova programmazione delle risorse europee per il periodo 2021-2027".

I numeri. "Il piano per il Sud intende "massimizzare l'impatto delle misure già previste in legge di bilancio e che molti ministeri stanno mettendo in atto in questi giorni. Questo perché il Sud rischia di tornare in recessione e non ce lo possiamo permettere" ha detto il ministro.

I giovani, l'innovazione, l'ambiente, l'inclusività e il ruolo del Mediterraneo sono le cinque missioni individuate nel Piano. Ammontano a 21 miliardi di euro, per il triennio 2020-2022, le risorse come primo impatto, previste nel Piano per il Sud nella Legge di bilancio 2020 che consentirà di incrementare gli investimenti pubblici nel Mezzogiorno, agendo sul riequilibrio della spesa ordinaria e l'accelerazione della spesa aggiuntiva. "Parte integrante del Piano Sud 2030 sarà l'attività di nuova programmazione per il periodo 2021-27, delle risorse della politica di coesione nazionale ed europea. L'ammontare complessivo di risorse aggiuntive per il Sud ammonta a circa 123 miliardi di euro" ha annunciato il ministro per il Sud.

"C'è un piano del MIT che nei prossimi tre anni attiverà oltre 33 mld di investimenti nel Mezzogiorno, a partire dalla Statale 106. Una storia lunga, fatta di infiltrazioni mafiose e malapolitica, che noi riprenderemo in primavera con novi cantieri e nuovi progetti. E c'è il tema della ferrovie", dove spicca il progetto della realizzazione dell'Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria.

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Gioia Tauro sfida nazionale. "Il Sud cresce se si internazionalizza e se coglie la sua vera vocazione che è il Mediterraneo, che è il nostro interesse strategico nazionale. Dobbiamo farlo capire anche all'Europa quanto è importante la centralità del Mediterraneo" ha affermato Provenzano, che ha aggiunto: "Questo significa intercettare i traffici marittimi e commerciali, puntare sui porti del Sud, investire nei porti del Sud e fare di Gioia Tauro una grande sfida nazionale. Ora è il momento di agire con il rafforzamento della Zes. Non vogliamo solo incentivi fiscali, ma vogliamo soprattutto – ha evidenziato il ministro per il Sud - una semplificazione amministrativa molto forte".

Il ministro Azzolina: "Una task force per la scuola". "E' una occasione importantissima e lo dico da persona del Sud che e' dovuta andare al nord, come tanti altri per poter lavorare. Avevo tanti sogni, anche restare in Sicilia per lavorare. Presentiamo un Piano che serve anche ad evitare che uno studente sia costretto ad andare via dalla propria terra" ha detto il ministro per l'Istruzione Lucia Azzolina intervenendo a Gioia Tauro nel corso della presentazione del Piano Sud 2030 insieme al premier Giuseppe Conte ed al ministro per il Sud Giuseppe Provenzano.

"Ci sono tanti fondi - ha aggiunto - che non sono stati spesi. I dirigenti scolastici spesso non ce la fanno ed e' per questo che stiamo pensando ad una task force. Gli istituti tecnici superiori - ha evidenziato - non sono modalita' formative inferiori. Quando fate le scelte per il futuro - ha concluso rivolgendosi agli studenti - pensate alle vostre passioni ma con un occhio al mondo del lavoro. Lavoreremo sugli Its anche attraverso i gemellaggi".

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