Regionali, Agrocepi: “No a facili promesse, ma soluzioni concrete per l’intero settore agroalimentare”

Agrocepi nasce con lo scopo di "tutelare gli interessi di tutta la filiera agroalimentare, partendo dalla terra, finendo con la distribuzione, passando per l'industria di trasformazione". In una regione importante come la Calabria dove in questo momento è in corso la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale e l'elezione del presidente della Regione, il sindacato "decide di prendere le distanze da alcune vecchie logiche politiche e chiede ai futuri candidati un impegno concreto".
«Ci riferiscono – dichiara il presidente di Agrocepi Calabria Cristian Vocaturi – di candidati che promettono posti di lavoro, specie in agricoltura. Noi conosciamo bene le problematiche di questa terra e di alcuni enti pubblici che curano l'esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche del settore, e incoraggiamo gli elettori, soprattutto giovani, a diffidare da vane e becere promesse di posti di lavoro. Come sindacato ci siamo sempre impegnati a sostenere il consolidamento e lo sviluppo in moderne ed efficienti imprese e filiere. La vera libertà per questa regione è il lavoro reale e non promesso, è la tutela e la valorizzazione dei nostri prodotti. In Calabria sono già presenti i distretti rurali e agroalimentari riconosciuti ma il problema vero è rappresentato dalla esiguità delle risorse nazionali. Noi, già in passato abbiamo sollecitato e rinnoviamo al futuro presidente della Regione, la definizione delle reti interdistrettuali che partecipano in modo unitario al bando ministeriale proposto, con accordo di programma alle regioni del Sud, il Distretto interregionale della Dieta mediterranea quale distretto del cibo per il Sud».

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Il sindacato ha spesso sollecitato le istituzioni sulla necessità di abbandonare la politica degli annunci per passare a quella del "fare", che possa concretamente sostenere il settore agroalimentare, che è fondamentale per l'economia della Calabria e del Paese.
Infine, conclude Vocaturi «nei cinque anni appena trascorsi è stato fatto troppo poco, la partecipazione a qualche fiera non basta per far crescere il settore, c'è bisogno di risorse reali da spendere in favore delle aziende che producono, abbiamo bisogno di infrastrutture per il trasporto delle merci, di politiche che tutelino i nostri prodotti e come sindacato saremo accanto al futuro assessore all'agricoltura per lavorare fattivamente a proposte concrete e di immediata applicazione in grado di favorire e sostenere l'intera filiera e lo sviluppo di questa terra. Su queste esigenze chiediamo un impegno chiaro, perché il settore dell'agroalimentare deve necessariamente avere un ruolo determinante e prioritario nell'agenda politica del futuro presidente della Regione e dei consiglieri. Noi staremo dalla parte del cambiamento radicale e innovativo».